Diving center Carloforte
Ci troviamo sulla costa sud occidentale della Sardegna, e le immersioni vengono effettuate nel tratto di costa aperta al Mediterraneo continuamente battuta dalle correnti, garanzia di un'acqua limpida e pulita. Difatti la presenza della tonnara ancora funzionante è la testimonianza della presenza di notevole pesce pelagico e altro pesce di passo. Movendosi dalla costa nord dell'isola Piana verso sud, le possibilità d'immersione sono tante e varie. Dalle immersioni in grotta nella zona nord dell'isola, alle numerose immersioni su secche di diversa profondità con la presenza sia di pesce di tana che di passo. Immersioni suggestive sono senz'altro quelle ad ovest dell'isola, lungo le pareti ripide di irti scogli emersi dal mare. Diverse poi le immersioni verso il versante sud per la diverse morfologia delle rocce. Molto interessanti sono anche le immersioni presso la vicina isola di S. Antioco; diverse secche in mezzo al mare ripidamente degradanti presentano situazioni molto interessanti. Anche i fondali poco profondi tra l'isola di S.Pietro e la costa sarda possono essere una valida alternativa nelle giornate di maestrale forte: la presenza di reperti archeologici come cocci d'anfora, pezzi di ancore romane nascosti tra la sabbia e la posidonia, meritano senz'altro più di un'immersione.Modulo di prenotazione immersioni
Diving center CarloforteINIZIATIVE SPECIALI.
Nel periodo della pesca del tonno da fine aprile ai primi di giugno, Vi offriamo la possibilità di fare immersioni nella tonnara di Carloforte, di visitare la tonnara e, di partecipare alla pesca del tonno ("la mattanza"). Le immersioni vengono effettuate all'interno del sistema di reti: un insieme di enormi rettangoli di reti, che vanno dalla superficie ad un fondale di circa 40 mt. Qui in branco vi nuotano tonni da 100 a 300 kg, e da 80 a 200 cm di dimensione. Ed è possibile ammirarli e fotografarli da vicino. Non è difficile poi imbattersi anche in altre specie di pesci come: pesci spada, tartarughe marine e pesci luna. Le immersioni vengono svolte generalmente in gruppi di non più di 4 subacquei alla volta accompagnati da due guide subacquee, un sub professionista che lavora in tonnara ed un nostro divemaster.ALCUNE DELLE NOSTRE IMMERSIONI:
1) SECCO GRANDE. Secca molto estesa che da 7 mt scende a circa 20 mt. Roccia calcarea con molte spaccature. Pesce da tana come saraghi, corvine, cerniotti e in stagione orate e lucci.2) SCOGLIO DELLA CATENA. Piccolo scoglio a nord dell'isola Piana che degrada dolcemente fino a 18 mt con grossi massi squadrati. È un punto pieno di vita per la presenza di correnti: grossi branchi di occhiate, castagnole, pesce da tana e di tanto in tanto, qualche spigola e ricciola.
3) TACCHE BIANCHE. Suggestivi passaggi in piccole grotte, dove da un pianoro di circa 17 mt si raggiungono i 24 mt. Presenza di pesce da tana, salpe e castagnole e stagionalmente, crostacei come aragoste e magnosie, ed anche lucci e spigole. Gli ingressi delle grotte sono ricchi di briozoi (falso corallo).
4) PUNTA DELLE OCHE. Secche di diversa profondità, da 4 mt a 30 mt e da 16 a 40 mt, molto ripide con roccia vulcanica molto frastagliata. La frequente presenza di corrente rende i punti d'immersione molto ricchi di vita: murene, gronghi, polipi, saraghi, corvine, cernie, grossi banchi di castagnole, occhiate ed una micro fauna e flora molto ricca.
5) GROTTA DI STEA. Interessante grotta su circa 20 mt, con la presenza di pesce amante degli ambienti scuri come mustelle, gronghi e cicale.
6) SCOGLIO DI BAXILLI. Da pochi mt si aprono stretti e ripidi canaloni fino a 18-20 mt, molto suggestivi. Sul fondo si alternano sabbia e franate di massi dove c'è una notevole vita di pesce da tana.
7) SECCA DELL'ANCORA. Secca a 25 mt. fino a 38-40 mt. Il sommo ha diverse spaccature dove è facile incontrare murene, cernie e molti spirografi; in profondità invece si trovano aragoste, grossi gronghi e piccoli rametti di corallo rosso.
8) IL CORNO. Si scende lungo le pareti di questo scoglio di roccia vulcanica da pochi metri a circa 38-40 mt. lì lato nord degrada creando dei canaloni paralleli, via via più profondi, con una serie di grossi massi che hanno creato divertenti paesaggi, mentre il lato sud degrada più dolcemente. Sono presenti molte specie di pesci sia da tana che di passo. Notevole anche la micro fauna: bellissime pareti di parazoanthus, coloratissime spugne ne fanno un ottimo luogo per la fotografia d'ambiente e la macro fotografia.
9) SECCO DELLO SPALIMATORE. È una caduta verticale da 17-18 mt. A 35-38 mt. Sul sommo tra le varie spaccature si trovano murene, cernie, saraghi e sul fondo aragoste, gronghi.
10) IL FRADELLIN. Una serie di pennacoli rocciosi da 17 a 30 mt circa, creano un ambiente suggestivo. Diversi pesci da tana e di tanto in tanto qualche aragosta.
11) SECCHE DELLA LINEA. Sono due secche da 16 a 30 mt. l'una, e da 18 a 45 ml a sud dell'isola, abbastanza lontane dalla costa. Molto pesce da tana e da passo.
12) LE COLONNE. Scogli quasi affioranti che degradano ripidamente fino a 18 mt creando divertenti canaloni. Si trovano notevoli colonie di nudibranchi, ideale per la macro fotografia.
13) BANCO POMATA. Secca isolata a circa I miglio dalla costa, con il cappello a 13 ml. Degradante verticalmente fino a 45 mt. È un punto ricchissimo di vita per la frequente presenza di correnti: grosse cernie, aragoste, saraghi. murene, nuvole di castagnole. Molto interessante anche la micro fauna sul sommo.
14) IL TORO. È un grande scoglio di roccia vulcanica che scende ripido fino ai 50 mt. La flora e la fauna sono testimonianza di un forte idrodinamismo per la presenza di forti correnti, per cui si trovano situazioni di flora e fauna molto particolari non presenti altrove. Diverse le specie pelagiche che si possono incontrare, da banchi di ricciole a palamiti a seconda delle stagioni. seconda delle stagioni.